Nutrizione
dello Sportivo

Chiunque svolga un’attività motoria, sia esso atleta di alto livello o amatoriale, l’alimentazione deve essere differente da quella di una persona sedentaria, soprattutto
dal punto di vista qualitativo.

Le esigenze collegate al dispendio energetico e al recupero richiedono a volte anche piccoli ma estremamente significativi adattamenti dal punto di vista della qualità alimentare.

Nutrizione
dello Sportivo

Chiunque svolga un’attività motoria, sia esso atleta di alto livello o amatoriale, l’alimentazione deve essere differente da quella di una persona sedentaria, soprattutto dal punto di vista qualitativo.

Le esigenze collegate al dispendio energetico e al recupero richiedono a volte anche piccoli ma estremamente significativi adattamenti dal punto di vista della qualità alimentare.

Peraltro, poiché l’alimentazione è qualcosa di prettamente individuale, deve essere personalizzata cioè legata alle caratteristiche dei singoli soggetti in relazione sia al dispendio energetico che alle capacità di recupero. Non esiste perciò la razione del ciclista ma di quel ciclista, non della praticante ginnastica aerobica ma di quella praticante.

Se un’alimentazione, per quanto mirata alle esigenze dello sportivo, non consente di “creare” un campione, è altrettanto vero che un’alimentazione errata può compromettere la possibilità di successo, così come può creare difficoltà o non permettere il minimo miglioramento anche al comune sportivo.

Se l’atleta di alto livello può incorrere infatti in carenze nutrizionali (vitaminiche ma anche per quanto riguarda l’assorbimento di altri micronutrienti come il ferro e divenire ad es. anemico), all’opposto, anche lo sportivo amatoriale, seguendo mode o consigli sbagliati, rischia di eccedere nell’uso di integratori, molto spesso abusandone ed alterando lo stato di salute. L’assunzione, infatti, di singoli nutrienti sotto forma di integratori, spesso in dosi massicce e per periodi prolungati, espone al rischio di insorgenza di varie patologie (danni a carico di fegato, reni e cuore).

Le principali esigenze alimentari dello sportivo o di chiunque pratichi sistematicamente una significativa attività motoria riguardano:

IN ALLENAMENTO

le abitudini alimentari adottate tutti i giorni.

IN GARA

gli adattamenti della razione alimentare nei giorni precedenti e/o durante la gara stessa.

Inoltre occorre considerare come uno stile nutrizionale personalizzato debba tenere in giusta considerazione anche i gusti, le tradizioni culinarie e le esperienze personali di che lo segue.

Peraltro, poiché l’alimentazione è qualcosa di prettamente individuale, deve essere personalizzata cioè legata alle caratteristiche dei singoli soggetti in relazione sia al dispendio energetico che alle capacità di recupero. Non esiste perciò la razione del ciclista ma di quel ciclista, non della praticante ginnastica aerobica ma di quella praticante.

Se un’alimentazione, per quanto mirata alle esigenze dello sportivo, non consente di “creare” un campione, è altrettanto vero che un’alimentazione errata può compromettere la possibilità di successo, così come può creare difficoltà o non permettere il minimo miglioramento anche al comune sportivo.

Se l’atleta di alto livello può incorrere infatti in carenze nutrizionali (vitaminiche ma anche per quanto riguarda l’assorbimento di altri micronutrienti come il ferro e divenire ad es. anemico), all’opposto, anche lo sportivo amatoriale, seguendo mode o consigli sbagliati, rischia di eccedere nell’uso di integratori, molto spesso abusandone ed alterando lo stato di salute. L’assunzione, infatti, di singoli nutrienti sotto forma di integratori, spesso in dosi massicce e per periodi prolungati, espone al rischio di insorgenza di varie patologie (danni a carico di fegato, reni e cuore).

Le principali esigenze alimentari dello sportivo o di chiunque pratichi sistematicamente una significativa attività motoria riguardano:

IN ALLENAMENTO

le abitudini alimentari adottate tutti i giorni.

IN GARA

gli adattamenti della razione alimentare nei giorni precedenti e/o durante la gara stessa.

Inoltre occorre considerare come uno stile nutrizionale personalizzato debba tenere in giusta considerazione anche i gusti, le tradizioni culinarie e le esperienze personali di che lo segue.

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Dott.ssa Fabiola Panfili Nutrizionista